Kroton e le Olimpiadi


Crotone


"Sembra che la città coltivasse soprattutto l'arte militare e le gare di atletica: nel corso di un'olimpiade i primi sette che si classificarono nella corsa dello stadio erano tutti crotoniati; sicché pare giustamente che s i dicesse che l'ultimo dei crotoniati era il primo degli altri greci"

Strabone, VI, 1,12

 

Milóne (gr. Μίλων) di Crotone. - Celebre atleta antico che, probabilmente fra il 540 e il 516 a. C., riportò parecchie vittorie come lottatore nei giochi olimpici (6), pitici (6), istmici (10) e nemei (9). Fu anche seguace di Pitagora e militò nel partito aristocratico della sua città. La leggenda narrava che M., vestito da Eracle, guidasse nella battaglia del Trionto (510-9 a. C.) i Crotoniati alla vittoria sui Sibariti e che più tardi morisse preda delle fiere, perché rimasto imprigionato nella spaccatura di un tronco d'albero a cui aveva tolto i cunei.

 

Nel 588 (48ima olimpiade) vinse nello stadio (corsa di circa 190 m) Glaukias (o Glykon).
Nel 584 (49ima olimpiade) vinse nello stadio Lykinos.
Nel 576 (51ima olimpiade) vinse nello stadio Eratosthenes. In questa gara i primi sette trionfatori furono tutti atleti crotoniate, tanto che fu coniato il proverbio ricordato da Strabone (VI, 1,12) "l'ultimo dei crotoniati era il primo degli altri greci ".

Nel 564 (54ima olimpiade) e nel 560 (55ima olimpiade) vinse nello stadio Hippostratos.
Nel 548 (58ima olimpiade) vinse nello stadio Diognetos.
Tra il 532 (62ima olimpiade) e il 516 (66ima olimpiade), vincitore nella lotta fu il celeberrimo
Milone, dopo aver vinto nella lotta dei fanciulli nel 540 (60ima olimpiade). Inoltre Milone conseguì sei vittorie nelle Pitiche, dieci nelle Istmie e nove nelle Nemee e pertanto ebbe il titolo di periodonìkes , cioè atleta che riuscì a vincere in sequenza tutti e quattro gli agoni «coronali», per ben cinque volte tra gli uomini.
Nel 520 (65ima olimpiade) fu vincitore in una specialità ignota Philippos (L. Moretti). Alla sua morte in Sicilia l'atleta fu venerato, pare, come eroe dagli Egestani.
Nel 512 (67ima olimpiade) vinse nella lotta Timasitheos, impedendo a Milon di ottenere la sua settima vittoria olimpica.
Nel 508 (68ima olimpiade) e nel 504 (69ima olimpiade) vinse nello stadio Ischomachos.
Nel 496 (71ima olimpiade) vinse nello stadio Tisikrates, che ottenne la sua seconda vittoria nel 492 (72ma olimpiade).
Nel 488 (73ima olimpiade) vinse nello stadio e nel diaulos Astylos e i Crotoniati gli dedicarono una statua nel santuario di Hera Lacinia. Ma quando l'atleta vinse nuovamente nello stadio e nel diaulos nel 484 (74ima olimpiade) e nel 480 (75ima olimpiade, in cui vinse anche nell'oplite) dichiarandosi siracusano, i suoi concittadini distrussero la statua e inoltre trasformarono la sua casa in prigione.
Nel 480 ebbe una statua in Olimpia, scolpita da Pitagora di Samo (ma operante ormai a Rhegion).

Nessun commento:

Posta un commento