Zeusi
Lavorò in Italia a Crotone e in Macedonia a
Pella (fine sec. 5º) e pare anche a Efeso. Ebbe familiarità
con Socrate.
Le pitture più celebrate erano peraltro l'Elena nel tempio
di Era Lacinia a Crotone, per cui avrebbe ritratto le membra più perfette da
cinque fanciulle.
La storia di Zeusi di Eraclea (V-IV sec. a. C.) che, per
raffigurare Elena nel tempio di Hera Lacinia, selezionò cinque tra le più belle
fanciulle di Crotone e di ciascuna prese la parte migliore, formando nella sua
mente l’immagine di una perfetta bellezza, diviene nel Rinascimento un motivo
ricorrente nella trattatistica sulle arti.
Gli abitanti di crotone affidano a Zeusi le pitture del
tempio di Giunone: Traduzione in italiano del passo di Cicerone (1 pagine
formato doc)
I cittadini di Crotone, visto che sovrabbondavano di ogni bene e
in Italia venivano annoverati tra i primi e considerati gioiosi, vollero arricchire con splendide pitture un
tempio di Giunone che veneravano con grande devozione. cosi fecero venire
dietro lauto compenso Zeusi da Eraclea, che in quel tempo si riteneva superasse
di gran lunga gli altri pittori. Egli dipinse tanti altri quadri, di cui una buona
parte è rimasta fino ai giorni nostri a causa della santità del tempio, e
affinché un’immagine muta riproducesse in sé l’aspetto di una bellissima
fanciulla, disse che voleva dipingere il ritratto di Elena; gli abitanti di
Crotone ascoltarono ciò di buon gusto, poiché spesso avevano sentito dire che
Zeusi nel dipingere un corpo femminile superava moltissimo gli altri. Pensarono
infatti che, se si fosse dedicato in particolar modo a quel genere in cui era più bravo,
avrebbe lasciato a loro in quel tempio un’opera stupenda. Né allora quella
opinione li ingannò. Zeusi infatti
chiese subito loro quali fanciulle belle avessero.
Nessun commento:
Posta un commento